giovedì
Le stelle di San Lorenzo
«Le stelle di San Lorenzo scompariranno»
Le stelle cadenti che hanno sempre affascinato, fin dall'antichità, gli uomini -perchè sembravano cadere mentre le stelle "normali" e gli altri pianeti rimanevano fissi in cielo- così visibili nella notte di San Lorenzo, a sentire l’astrofisica Margherita Hack, saranno sempre meno visibili e meno frequenti. Tanto che l'astrofisica non esclude addirittura la scomparsa definitiva del noto fenomeno astronomico che ha reso la notte agostana uno degli appuntamenti più romantici dell’estate, fonte di ispirazione per canzoni, poesie e credenze popolari. Ma non c’è da preoccuparsi troppo: tutto questo, infatti, succederà gradualmente e la scomparsa definitiva delle comete di San Lorenzo avverrà probabilmente tra parecchie decine di anni.
“Le stelle cadenti di agosto - spiega Margherita Hack - derivano dalla frantumazione di una cometa passata nel nostro sistema solare nell'Ottocento. Il fenomeno delle stelle che cadono rappresenta i residui della cometa che ogni anno si consumano. Già rispetto agli inizi del secolo scorso le stelle cadenti sono diminuite moltissimo, come testimoniato dalle foto dell'epoca che mostravano una pioggia meteorica straordinaria”.
Come tutti i grandi fenomeni, sublimi a parere di qualche pensatore, generano negli uomini che le osservavano, un misto di meraviglia e spavento. Se prima, infatti, le stelle cadenti erano interpretate come segno infausto, tanto che gli antichi le consideravano le lacrime delle divinità, successivamente la tradizione popolare cristiana le ha identificate come lacrime che cadono dal cielo, legandole al martirio di San Lorenzo.
Ma tranquilli, perché non è la fine di un sogno: i desideri si possono esprimere tutto l’anno, dal momento che le stelle cadenti si possono vedere tutti i mesi, anche se non in maniera così intensa come a San Lorenzo. Quindi potete continuare a organizzare romantiche passeggiate al chiaro di luna –tempo e Fortuna permettendo!
Cosa sono le stelle cadenti?
“Le stelle cadenti nascono come frammenti di silicati, grafite o ghiaccio lasciati dalla progressiva disintegrazione delle comete. Questi residui, sotto forma di polveri, viaggiano a 40-70 chilometri al secondo e il forte impatto con l'atmosfera le fa riscaldare e si trasformano in luce. Quando l'orbita di questi frammenti interseca quella terrestre ecco che sono visibili le stelle cadenti. In particolare le «Perseidi», così chiamate perchè il loro radiante, il punto unico corrispondente alla direzione verso cui la terra si sta muovendo in quel momento, sembra situato a nord est, nella costellazione di Perseo, nascono dalla frantumazione della cometa Swift-Tuttle. Nell'Ottocento il massimo della loro visibilità coincideva con il 10 agosto, giorno di San Lorenzo, ma in realtà le lacrime sono visibili dalla fine di luglio e con il passare del tempo il radiante si è spostato al 12 agosto”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento