mercoledì

siamo governati da drogati o da pusher?



Le Iene da ieri hanno sconvolto l'Italia con la loro rivelazione sulla droga in Parlamento: secca la risposta del Garante della Privacy che ha bloccato il servizio, il quale sarebbe dovuto andare in onda proprio ieri sera. In diretta i ragazzi si sono difesi dicendo a chiara voce che i loro servizi non hanno mai leso la privacy di nessun protagonista dei loro scoop: per dimostrare ciò hanno riproposto un servizio che incastrava un ladro di motorini e un altro -peraltro simile al servizio bloccato- sulle droghe in discoteca.
Questi i risultati dell'inchiesta delle Iene: un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma anche cocaina.
Il test, eseguito con uno stratagemma, è il drug wipe, un tampone frontale che, spiega Davide Parenti, capo autore delle Iene, «ha una percentuale di infallibilità del 100%». Il 32% degli «intervistati» è risultato positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone) alla cocaina.
Sentiamo alcune dichiarazioni di politici:
"La privacy va rispettata ma anche il diritto di informazione" ha detto il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
Alessandra Mussolini: "Siamo al regime: la censura su un'inchiesta giornalistica è grave a la denuncerò al Parlamento Europeo". E ancora "'Vogliamo sapere chi tra i rappresentanti del popolo usa droga, come e da chi la compra ma soprattutto se la vende: ci manca solo l'onorevole pusher".
Franco Grillini: "Io lancio una sfida a Le Iene e ad Italia Uno, chiedendo di trasmettere la mia intervista senza camuffare la mia voce o il mio volto. Io non ho niente da nascondere".
"Rispetto molto il garante, ma chiedo di liberare e dissequestrare le Iene" afferma Capezzone, che aggiunge: "La privacy vale, ma la libertà di informazione vale anche di più. Dico no alla censura".
Insomma, ci chiediamo tutti: ma siamo governati da drogati? O, ancor peggio, tra tutti questi falsi retori e demagoghi che fanno uso di eloquenti arzigogoli di parole durante i comizi o gli interventi pubblici su tematiche spinose, facendo loro stessi quello che dicono di combattere, ci sarà -alla fine- tra le loro file, perfino qualche pusher?
Parole, parole, parole...Dove siamo andati a finire...

1 commento:

Marco ha detto...

Direi che, in un certo senso, siamo governati da pusher, ma ciò che è peggio è che questi non siedono in parlamento