lunedì

Una domanda


A volte la vita ci pone di fronte a domande che ci lasciano senza risposta: una di esse è "perchè agli uomini buoni capitano così tante disgrazie mentre ai malvagi no?".
Ecco una risposta:


Chi poi osserva le spiagge scoprirsi al rifluire del mare ed entro breve tempo ritornare a coprirsi, crederà che sia dovuto al caso questo flusso e riflusso che ora cede e ora riconquista la sua sede, quando invece esse crescono regolarmente, aumentando e diminuendo a giorni ed ore fisse, secondo l'attrazione della luna da cui dipende il traboccare dell'oceano. Di questo si tratterrà a suo tempo, tanto più per il fatto che tu non metti in dubbio la provvidenza, ma te ne lamenti.
Ti riconcilierò con gli dèi, buoni verso i buoni. infatti la natura non tollera che il bene possa mai nuocere ai buoni; tra gli uomini virtuosi e la divinità c'è amicizia tramite la virtù. Ho detto amicizia? Di più: di parentela e di somiglianza dal momento che l'uomo buono differisce da dio solo per via del tempo, è suo discepolo e vero emulo e vero figlio, che quel meraviglioso padre, esigente esattore di virtù, educa senza mollezza come i padri severi. Perciò quando vedi gli uomini buoni e cari agli dei affannarsi, sudare ed arrampicarsi lungo difficili pendii, mentre i malvagi se la spassano e nuotano nei piaceri, pensa che noi godiamo della vista dei nostri figli costumati di fronte a quelli sfacciati della servitù e pensa come, mentre questi li teniamo a freno con una dura disciplina, di quest'altri si alimenta, invece, la sfrontatezza. lo stesso ti sia chiaro di dio: egli non tiene l'uomo buono in mezzo ai piaceri ma lo mette alla prova, lo irrobustisce, e in questo modo lo predispone per sè.

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