domenica

A Sorrento

Dalle braccia del mare,
come una donna l'amare,
un gabbiano s'alza in volo,
a cercare con lo sguardo il molo:
e vede la terra, colorata di limoni
far d'occhiolino ai piccioni
che corrono ancora fra i viaggiatori
a toccar la mano di quei signori.
S'alza il gabbiano e vede case e persone
cercare in cielo in ogni stagione
le radici di quell'orgoglio che fu
nell'impronta di un gesto col tu
scritto nelle mani ruvide di terra
di gente e stranieri senza una guerra.
S'alza il gabbiano e vede due amanti
tenersi abbraccati tra i passanti:
ascolta promesse, quand'è sulla costa,
"signora mia, 'a vita mija è a vosta!"
Vola il gabbiano a cercare parole
per dire quello che ha dentro nel cuore:
cerca tra le rime di antichi autori
quello spettacolo dai mille colori,
ma trova le sirene sepolte nel vento
a suggerirgli in un solo momento:
è la bella Sorrento,
è la bella Sorrento!

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