domenica

A Sorrento

Dalle braccia del mare,
come una donna l'amare,
un gabbiano s'alza in volo,
a cercare con lo sguardo il molo:
e vede la terra, colorata di limoni
far d'occhiolino ai piccioni
che corrono ancora fra i viaggiatori
a toccar la mano di quei signori.
S'alza il gabbiano e vede case e persone
cercare in cielo in ogni stagione
le radici di quell'orgoglio che fu
nell'impronta di un gesto col tu
scritto nelle mani ruvide di terra
di gente e stranieri senza una guerra.
S'alza il gabbiano e vede due amanti
tenersi abbraccati tra i passanti:
ascolta promesse, quand'è sulla costa,
"signora mia, 'a vita mija è a vosta!"
Vola il gabbiano a cercare parole
per dire quello che ha dentro nel cuore:
cerca tra le rime di antichi autori
quello spettacolo dai mille colori,
ma trova le sirene sepolte nel vento
a suggerirgli in un solo momento:
è la bella Sorrento,
è la bella Sorrento!

giovedì

Mito della nascita dell'arcobaleno



Perchè l'arcobaleno non è semplice luce...
Tanto tempo fa c’era sulla terra un guerriero, così grande e così forte che non aveva rivali: aveva già liberato una città da un mostro gigantesco e tutti gli uomini lo credevano invincibile. Si chiamava Nube e girava per il mondo, perché voleva diventare il più forte di tutti. Un anziano gli aveva detto che lui era figlio di un dio, e doveva liberare tutti gli uomini dai mostri. Per fare questo doveva fare un esercito, di guerrieri forti come lui.
Nube non era solo forte, era anche molto bello. Così bello che un giorno, quando passò in un bosco vicino Roma, Urania, una dea del cielo bellissima, se ne innamorò. Urania era splendente come il cielo, aveva i capelli biondissimi e gli occhi del colore del mare: e aiutava suo padre Zeus ad accendere le stelle della notte. Per questo lei era leggera come il vento, e sembrava trasparente come un fantasma.
Così quando passò vicino a Nube, questo sembrava che non la vedesse. Allora lei va da Venere, dea della bellezza e dell’amore, per chiedere un consiglio: Venere le regala un nastro, fatto di tanti colori, per legarlo ai capelli. Con questo nastro Urania diventava come una ragazza: ma non poteva tenerlo sempre con sé, perché altrimenti non avrebbe potuto accendere le stelle della notte. Urania ci pensò un po’ su e decise di accettare: così Nube ora poteva vederla. E infatti appena la vide, se ne innamorò. Nube e Urania si sposarono e la loro casa è il cielo: per questo le nuvole sono nel cielo. E quando Nube finisce di combattere con il suo esercito di nuvole può ritornare a casa dalla sua Urania che, sempre prima della sera, indossa l’arcobaleno, il nastro di Venere.

4 novembre



Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.

G. Mazzini

sabato




Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare.
Oscar Wilde

11 settembre 2001



«portiamo il lutto per i nostri scomparsi, onoriamo la memoria di coloro che si sono sacrificati e facciamo del nostro meglio per essere all'altezza dei valori che condividiamo» Barack Obama, 11 settembre 2010

domenica

Ti amo



Quando le stelle cadono,
quando il mare parla con voce antica,
quando anche le ombre mi portano a te,
quando i petali di una rosa diventan
farfalle,
non riesco a dirti nient'altro,
se non un silenzioso e nudo
"ti amo".

mercoledì

La ricetta dell'amore



L'amore è una cosa seria.
Hai bisogno di tutto il corpo per amare:

1 bocca e 2 orecchie, per ascoltare il doppio e parlare la metà
1 sesso e 2 occhi, per guardare ovunque sempre e immediatamente ma per esercitare solo in certi momenti, in certe occasioni e con le dovute pause
1 testa e 2 mani, perchè con più forza tu possa scoprire e reggere, prendere e lasciare, accarezzare e parlare, invece di blaterare
1 petto forte e 2 gambe svelte, per seguire i suoi passi in giro per il mondo senza stancarti, e per avvolgere e proteggere, come in un nido antico, quando si è a casa.
1 sogno e 2 parole, perchè puoi dirle solo: ti amo, il resto è da vivere.
1 fede e 2 scusa, perchè sai già che non sei perfetto e dovrai perdonare di più
1 indice e 4 dita, perchè ricordi che quando accusi, 3 altre dita sono rivolte verso te, e un altro verso il perdono.
1 noi e 1 vita, perchè ricordi che il noi è più di 'io' e più di 'tu', ma per viverlo basta 1 sola vita.
1 verbo per 1 cuore e 1 testa, perchè 'credere' è l'unico verbo che mette d'accordo la testa e il cuore.

martedì

è morto Francesco Cossiga




Checchè se ne pensi,
muore un pezzo della storia dell'italia.
al di là della condivisione delle sue idee, della sua politica, della sua 'falsa pazzia' o della sua 'presunta pazzia', con la morte di Cossiga ci si deve interrogare se alla fine l'italia nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale riesca a mantenersi sulle stesse fondamenta di allora.

Qui potete leggere le lettere inviate al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, al Presidente del Senato Renato Schifani, al Presidente della Camera Gianfranco Fini, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - «Signor Presidente, Le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile Terra di origine. Fu per me un grande onore servire immeritatamente e con tanta modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell'ufficio di Presidente della Repubblica. A Lei, quale Capo dello Stato e Rappresentante dell'Unità Nazionale, rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell'amato Popolo italiano. Con viva, cordiale e deferente

AL PRESIDENTE DEL SENATO - «Onorevole Presidente del Senato della Repubblica nel momento in cui il giudizio sulla mia vita è misurato da Dio Onnipotente sulle verità in cui ho creduto e che ho testimoniato e sulla giustizia e carità che ho praticato, professo la mia Fede Religiosa nella Santa Chiesa Cattolica e confermo la mia fede civile nella Repubblica, comunità di liberi ed uguali e nella Nazione italiana che in essa ha realizzato la sua libertà e la sua unità. Fu per me un onore grande servire la Repubblica, a cui sempre sono stato fedele; e sempre tenni per fermo onorare la Nazione ed amare la Patria. Fu per me un privilegio altissimo: rappresentare il Popolo Sovrano nella Camera dei Deputati prima, del Senato della Repubblica quale Senatore elettivo, Senatore di diritto e a vita e Presidente di esso; e privilegio altissimo fu altresì servire lo Stato nel Governo della Repubblica quale membro di esso e poi Presidente del Consiglio dei Ministri ed infine nell'ufficio di Presidente della Repubblica. Nel mio testamento, ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato, con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità. Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo, è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni. Voglia porgere ai valorosi ed illustri Senatori il mio ultimo saluto ed il mio augurio più fervido di ben servire la Nazione e di ben governare la Repubblica al servizio del Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico. Che Iddio protegga l'Italia!».

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA - «Signor Presidente, nel momento in cui nella fede cristiana lascio questa vita, il mio pensiero va alla Camera dei deputati, nella quale, per voto del popolo sardo, entrai nel 1958 e fui confermato fino al 1983, anno in cui fui eletto senatore. Fu per me un grandissimo e distinto privilegio far parte del Parlamento nazionale e servire in esso il Popolo, sovrano della nostra Repubblica. Professo la mia fede repubblicana e democratica, da liberaldemocratico, cristianodemocratico, autonomista-riformista per uno Stato costituzionale e di diritto. Professo la mia fede nel Parlamento espressione rappresentativa della sovranità popolare, che è la volontà dei cittadini che nessun limite ha se non nella legge naturale, nei principi democratici, nella tutela delle minoranze religiose, nazionali, linguistiche e politiche. Ringrazio i parlamentari tutti per il concorso che in tutti questi anni hanno dato con l`adesione o con l'opposizione, con l'approvazione o con la critica alla mia opera di politica. A tutti i deputati e a Lei, Signor Presidente, l'augurio di un impegnato lavoro al servizio della libertà, della pace, del progresso del popolo italiano. Dio protegga l'Italia».

domenica

Freedom writers



è successo a Sondrio. Su un palazzo degli anni trenta la giunta comunale ha restaurato un motto di Mussolini che era presente sulla facciata. "Bisogna essere forti nel coraggio. Mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti".
Allora due ultraottantenni partigiani che hanno fatto la Resistenza hanno agito e all'alba di qualche giorno fa con l'aiuto di una canna da pesca e un pennello hanno scritto un bel "Vergogna" con grafia tremante, ma più che chiara. "La frase era stata cancellata il 25 luglio 1943, abbiamo festeggiato l'anniversario aggiungendo una parola", dice uno dei due "teppisti".
Il risultato? in piazza passavano giovani che hanno preso a calci l'auto dei partigiani accusandoli di inciviltà.
Siamo al colmo dell'idiozia.

giovedì

Onu



Aristotele diceva che l'uomo è un animale razionale. Forse se vivesse oggi si ricrederebbe, poichè è imbarazzante quanti anni sono dovuti trascorrere prima che qualcuno si accorgesse che l'acqua è un diritto fondamentale dell'uomo.
Finalmente la ragione alla fine si è fatta sentire...
L'accesso all'acqua potabile e ad uso igienico è un diritto umano fondamentale. Lo stabilisce una risoluzione delle Nazioni unite, approvata questa notte al Palazzo di Vetro dall'Assemblea generale. La risoluzione, non vincolante, è passata con il voto a favore di 122 nazioni, nessun contrario e 41 astensioni.

domenica

Paolo Borsellino




18 anni fa la strage di via D'amelio. 18 anni fa un'Italia in ginocchio abbassò anche la testa, stordita dalle voci di chi avrebbe dovuto incitarla a resistere. 18 anni fa l'Italia dimenticò quei moti che nella seconda metà dell'Ottocento costruirono la dignità e l'onore degli Italiani. 18 anni fa l'inciucio, la bassezza morale, la viltà, la codardia, la prostituzione delle idee credettero di trovare una soluzione alla mercificazione delle idee di un popolo. 18 anni fa... ma oggi è cambiato qualcosa?
Coraggio Italia.

sabato

Vergogna



La vergogna, il disonore, e la stupidità di questo gesto non appartiene a questo blog.
Ma la rabbia più grande, ancora una volta, è vedere l'indifferenza di tutti, con l'assenza completa di ogni forma di dissenso e denuncia per quanto accaduto. Possibile che a smuovere gli Italiani sia solo il calcio e la pucchiacca?

giovedì

2 giugno - Festa della Repubblica Italiana



«Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee,
o le sue idee non valgono nulla,
o non vale nulla lui.»

domenica

L'onore che non c'è più



Probabilmente quando si parla di Falcone e di Borsellino si parla e si parlerà sempre delle stragi - che, è bene ricordarlo, non sono semplici autobombe, ma attacchi di guerra veri e propri, del tutto simili, non a caso, a quanto accade alle nostre truppe in Afganistan. Così facendo non si riuscirà più nel tempo a conservare vivo quello sdegno di coloro che, in quelle ore, hanno perso non solo persone - giudici e uomini della scorta - di indubbio valore, ma punti di riferimento che avrebbero potuto, di nuovo, tra i corsi e i ricorsi storici, far riappropriare di nuovo gli Italiani del senso della parola Stato. E dunque insegnare di nuovo l'onore di morire per l'italia.
L'uomo di oggi è del tutto paurosamente individualista, e per giustificare l'importanza dell'ego, ha finito col colorare la furbizia degli aggettivi propri della scaltrezza: così niente ha più valore se non ottenere vantaggi personali, non affatto individuati nella conquista del potere, come erroneamente si pensa, ma nella conquista della fama. L'uomo di oggi ha una fottuta paura di morire dimenticato.
E allora con le stragi sono tutti gli italiani ad aver perso l'onore di morire per un ideale. Del resto, questo lo si vede dalla vicenda Saviano: chi glielo ha fatto fare? è la riflessione più informale - e più vera- tra noi giovani. E allora mi viene da rispondere con le parole di Lucilla al senatore Gracco: "Roma vale la vita di un uomo giusto? Noi lo credevamo una volta. Fa' in modo che possiamo crederlo ancora".
Sono tutti gli italiani ad aver perso la dignità di morire per qualcosa: gli Italiani di oggi sono diventati la plebe dell'antica Roma: vogliono solo vincere. Abbiamo dimenticato come alzare la voce contro tutto e tutti, nel nome di quell'Italia, che non esiste più, se non nei libri di storia.
E duole pensare che a 18 anni di distanza, ciò che resta delle stragi, dei mandanti, dei segreti di chi ha ordinato e di chi ha materialmente premuto il pulsante, sono solo scarni flash di menzogne e tentennamenti utili più a stemperare che a rispondere all'ardente desiderio di sapere la verità.
Ma a me duole ancor di più constatare che ormai la vita di Falcone e di Borsellino, e quanto insegnato dagli uomini della scorta, sta diventando solo materiale scolastico.

sabato



Roma vale la vita di un uomo giusto?
Noi lo credevamo una volta. Fa' in modo che possiamo crederlo ancora.

domenica

...



sono fuori da una casa e cerco un modo per entrare,ma la porta è chiusa a chiave e le finestre sono sbarrate ed io ho perso la chiave e non mi ricordo più come sono fatte le stanze e dove io abbia messo le cose..e cerco un modo per entrare...e mi chiedo:Se osassi entrare...riuscirei mai a trovare l'uscita?

venerdì

Una curiosità

Da laico convinto,
non posso non incuriosirmi per l'aspetto ontologico di alcuni aforismi religiosi. Cominciamo da questo, consigliatomi da una suora:

"Lascia fare a Dio, Lui sa tutto, può tutto e ti ama".

Lo stampo agostiniano è palese, ma qualcuno di voi sa se c'è qualche aforisma simile per senso e contenuto in altre religioni?

lunedì

Aforisma




Per raggiungere un grande traguardo non hai bisogno di grandi ali,
hai bisogno di grandi sogni.

martedì

Akira Kurosawa



"hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il samurai".
Cento anni fa, nasceva un mito del cinema giapponese: Kurosawa ha saputo incarnare nelle sue pellicole quei valori trasmessi dalla sua cultura e dalla sua famiglia, discendente da antichi samurai.
Molti confondono il samurai con il guerriero. Ma l'antica figura del samurai è più vicina all'idealizzazione che la letteratura europea fa del Cavaliere Cortese. Come per quest'ultimi esistevano dei principi su cui conformare la propria condotta, allo stesso modo per i samurai esisteva un codice d'onore, il bushido.

I sette principi del Bushidō

* 義, Gi: Onestà e Giustizia

Sii scrupolosamente onesto

* 勇, Yu: Eroico Coraggio

Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire

* 仁, Jin: Compassione

Sii compassionevole verso gli altri

* 礼, Rei: Gentile Cortesia

Sii gentile anche con i nemici.

* 誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità

Parlare e agire sono la medesima cosa.

* 名誉, Meiyo: Onore

Sii giudice di te stesso. Non puoi nasconderti da te stesso.

* 忠義, Chugi: Dovere e Lealtà

Sii immensamente leale verso coloro di cui ti prendi cura. Sii fieramente fedele a coloro di cui sei responsabile.

mercoledì

Gli effetti del terremoto in Cile



Il disastroso terremoto di Haiti e l'altrettanto disastroso terremoto in Cile, oltre a dolore e disperazione, ha accorciato la durata del giorno e spostato l'asse terrestre
La Terra gira più velocemente e le giornate si sono accorciate di 1,26 milionesimi di secondo. in piu` il terremoto ha avuto conseguenze anche sull'asse di rotazione che, secondo Gross, si è spostato di 2,7 millisecondi di arco, pari a 8 centimetri. Per Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'asse terrestre si è spotato di ben 12 centimetri.

martedì

Il mondo piange



Al di la` delle polemiche per Sanremo 2010 vorrei dire qualche parola sui testi delle canzoni. Percio`, nel ricordarvi che siete i benvenuti con tutti i suggerimenti e le considerazioni vostre, vorrei iniziare dalla canzone che mi e` piaciuta di piu`: "Il mondo piange" di Irene Fornaciari e dei Nomadi.

Nell'aria c'è qualcosa che come non so
Rende d'oro l'anima e cadono coriandoli
Di luce che scintillano x noi
Amore santo oh amore in me
Ma il mondo piange vorrei sapere perchè
Il mondo piange vorrei capire perchè
Il mondo piange
Nell'aria c'è profumo di domenica
Nei giorni miei farfalle e malinconie
Che volano di pioggia in lacrime
Per noi, lo sai amore santo oh
Amore in me
Ma il mondo piange vorrei sapere perchè
Il mondo piange vorrei capire perchè
Il mondo piange
Che suono fa
Che bel suono fa
Uhh l'amore santo
L'amore in me! eh eh
Ma il mondo piange vorrei sapere perchè
Il mondo piange vorrei sapere
perchè il mondo piange
Non capisco perchè il mondo piange

venerdì

il giorno della memoria



Quest’anno il 27 gennaio, giorno della memoria, è stato diverso, almeno per una ragione: perché è morto Marek Edelman. Il più rappresentativo degli ebrei sopravvissuti al nazismo, aveva 90 anni al momento della morte, l’ottobre scorso. Ma alla sua maniera, il 19 aprile 2009 aveva commemorato il 66° anniversario dell’insurrezione del ghetto di Varsavia: percorrendo a piedi le strade dei quartieri del ghetto, meditando su certe lapidi. La morte di Marek Edelman segna una svolta perché si conclude l’era del testimone, la stagione cioè di una memoria intesa come esperienza vissuta. Quest’anno il Giorno della memoria si è misurato con la scomparsa di colui che della memoria polacca della Shoà si sentiva, a buon diritto, il guardiano. Che il futuro ci insegni non l’oblio ma un modo vero di ricordare gli sbagli del passato.

giovedì

La vita



La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.

Madre Teresa di Calcutta

mercoledì

I don't want to miss a thing



Stavo rileggendo il testo della splendida canzone degli Aerosmith...

Potrei rimanere sveglio solo per sentirti respirare
vederti sorridere mentre dormi
Mentre sei lontana a sognante
Potrei trascorrere la mia vita in questa dolce resa
Potrei rimanere perso in questo momento per sempre
Ogni attimo trascorso con te
E' un attimo che serbo caro

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Perche persino quando ti sogno
II sogno piu bello non basterebbe
Mi mancheresti ancora, baby
E non mi voglio perdere niente

Steso vicino a te
Mentre sento il battere del tuo cuore
E mi chiedo cosa staff sognando
Mi chiedo se è me che vedi
Poi ti bacio gli occhi a ringrazio Dio che siamo insieme
voglio stare con te
In quest'attimo per sempre, per sempre

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Non mi voglio perdere neanche un sorriso
Non mi voglio perdere neanche un bacio
voglio stare con te
Qui con te, cosi
Ti voglio tenere stretta
Sentire il tuo cuore vicino al mio
E rimanere qui in questo momento
Per sempre

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare, si
Non mi voglio perdere niente

Per L.




Il mio cuore ti appartiene
e lo sai...
e sai anche che non smettero mai di sognare
e di sognarti...
accanto a me.

domenica

Favole



Le favole non finiscono mai.
Forse questo blog chiuderà per sempre
O forse rimarrà così, sospeso tra ciò che era e ciò che poteva essere.
Nonostante ciò
Credo e crederò sempre nel coraggio del cuore
e in quello che la mia anima può contenere.