giovedì



Quando vidi la foto che scegliesti, un brivido mi corse per la schiena: era così uguale a te, la mia piccolina che si affacciava al mondo, con il sorrisetto tenero da smorfiosa che sempre ho amato in te, specialmente quando ti nascondevi il volto tra le mani e intonavi un motivetto, lo stesso che canticchiavi quando facevi la vanitosa provandoti il vestito appena comprato. Eri così candida che saltellare con te diventava la cosa più naturale di questo mondo, perchè non c'era niente di costruito e tutto seguiva un suo misterioso cammino fatto di sguardi e di baci rubati. Non ti si poteva dire niente, perchè eri puro spettacolo sublime: eri la favola più bella che si potesse scrivere. Che bello correre con te per la tua casa, mentre tu cercavi di acchiapparmi: tutto finiva con un altro bacio. E ancora un altro quando, mentre cucinavamo, ti toccavo il viso con le mani bagnate. Non lo sopportavi proprio. E ti ricordi la schiuma da barba? Ogni occasione era buona per divertirci con poco e fare l'amore: come è stato bello vivere con te, nessuno lo saprà mai. Come è stato bello farti regali e organizzarti sorprese, o rifugiarci nella tua cameretta, tra il disordine dei tuoi vestiti e il caldo di quella stanza. Com'eri bella! Sei stata la più bella donna che io abbia mai perfino immaginato di amare: e anche se ti prendevo in giro, lo facevo solo per trovare una scusa di un abbraccio, perchè sempre ti ho visto così perfetta da non essere reale. Ho amato tutto di te, anche la tua situazione. Perchè sei scesa nella mia vita come la più vera delle meraviglie: e io come un bambino cercavo in te l'origine dei miei sogni. Con te non sono mai stato solo. Sarà per questo, che ancora ti amo?

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