venerdì

il giorno della memoria



Quest’anno il 27 gennaio, giorno della memoria, è stato diverso, almeno per una ragione: perché è morto Marek Edelman. Il più rappresentativo degli ebrei sopravvissuti al nazismo, aveva 90 anni al momento della morte, l’ottobre scorso. Ma alla sua maniera, il 19 aprile 2009 aveva commemorato il 66° anniversario dell’insurrezione del ghetto di Varsavia: percorrendo a piedi le strade dei quartieri del ghetto, meditando su certe lapidi. La morte di Marek Edelman segna una svolta perché si conclude l’era del testimone, la stagione cioè di una memoria intesa come esperienza vissuta. Quest’anno il Giorno della memoria si è misurato con la scomparsa di colui che della memoria polacca della Shoà si sentiva, a buon diritto, il guardiano. Che il futuro ci insegni non l’oblio ma un modo vero di ricordare gli sbagli del passato.

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