martedì

Una provocazione sul Codice da Vinci


Cari lettori, non preoccupatevi, non voglio più tediarvi con inutili recensioni sul libro e sul film ormai stranoti...volevo solo lanciare una provocazione;
la cosa che più di tutte non mi convince sulla questione è questa:
1) dai risvolti della vicenda sulla veridicità o meno delle tesi sposate da Dan Brown, si sa che la tesi fondamentale contenuta nel libro -e cioè le nozze con la Maddalena, e il Santo Graal come il Sang Real quale discendenza sacra- è contenuta anche nel best-seller 'Il santo Graal' di Baigent, Leigh e Lincoln. Ora mi chiedo: questi autori, che hanno sempre giurato di aver scritto la verità, hanno indotto un'azione legale contro Brown per plagio. Ma come? Se io scrivo un libro su Cesare, posso poi denunciare per plagio qualcuno che su Cesare scrive un'altra biografia, sia pure romanzata, raccontando gli stessi eventi storici? Se è verità è verità, o no? Posso forse appropriarmene a tal punto da difenderla come propria idea a dispetto di tutto, e per averne i relativi proventi? Questo comportamento non lo tiene l'autore che vuole difendere la sua idea romanzata, che perciò sente sua in quanto propria?
2) la questione sull'ipotesi del Sang-Real mi suona male:
si fa tanto baccano per dire che Gesù è un semplice mortale e poi si vuole a tutti i costi difendere la sua discendenza come fosse la discendenza di una razza pura perfetta e regale, da celare e da custodire: non ricordate che I Protocolli dei Savi (Anziani) di Sion è un'opera letteraria che, nella forma di un presunto "documento" segreto, descrive un ipotetico piano per la conquista del dominio del mondo da parte degli ebrei? e che a partire dalla prima pubblicazione nell'impero russo nel 1903, diverse ricerche obiettive hanno - in più di un'occasione - dimostrato che si tratta di un falso; in particolar modo, una serie di articoli pubblicati sul The Times di Londra nel 1921 ha provato che gran parte del materiale è frutto di plagio da precedenti opere di satira politica, non correlate agli ebrei: da Montesquieu e Machiavelli in primis? E che furono messi in circolazione proprio nel periodo nazista e avvalorati da Hitler, attraverso i quali lui giustificava la sua soluzione finale? Vedete a che conclusioni si giunge?
Facciamo il punto: se Gesù era un rappresentante della casata di Davide è un uomo, ma non tutti i figli di Davide sono figli di dio (vedi gli incresciosi avvenimenti relativi ad Adonia); nel mondo egiziano i faraoni si fanno chiamare "figli" di qualche divinità per avallare il loro prestigio e ottenere più sicura obbedienza dai loro sudditi, così come nel vecchio Testamento si riserva la designazione di "figli di Dio" agli angeli (Gn 6, 2-4; Sl 29, 1; 82, 6; 89, 6; Gb 1, 6-12; Dt 32, 8; Dn 3, 25), ai re (2 Sam 7, 11-14; Sl 2, 7), al popolo d’Israele (Es 3, 7, 12; 4, 22; Os 11, 1; Gr 31, 9; Sir 36, 11); ai giusti (Sir 2, 18; 4, 10). Ci si chiede dell'importanza della figura di Davide in relazione a Gesù: in ebraico Davide significa "il diletto", "l'amato", ed egli fu, in effetti, l'oggetto dal favore divino: "Egli edificherà una casa al mio nome ed io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio. Se farà il male, lo castigherò con verga d'uomo ... ma non ritirerò da lui il mio favore" (Samuele 7, 13-15).
Non necessariamente la salvezza del popolo ebraico sarebbe intercorsa tramite l'intervento della casa regale: la casata di Davide aveva ricevuto da Dio il compito di assicurare la speciale presenza di Dio. Davide aveva passato la sua vita a fare preparativi per la costruzione del tempio, un edificio permanente segno della presenza di Dio. Sarebbe stato Salomone (il secondo figlio di Betsabea) a costruire il tempio al centro della vita nazionale e responsabilità dei governanti era garantire la continuità del culto e in questo la fedeltà della nazione a Dio. Senza la presenza di Dio, infatti, tutti gli sforzi della famiglia di Davide sarebbero stati vani. Non ci sarebbe stata né protezione né prosperità senza la presenza di Dio. Ecco che allora l'espressione di S.Paolo "riguardo al figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,costituito figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la resurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore (Rm 1, 1-4)" assume connotati più ortodossi. La considerazione che la salvezza del popolo ebraico dipendesse dalla stirpe reale di Davide e dal figlio giusto, Salomone, è evidente nelle parole di Matteo:
"Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro: «Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide». Ed egli a loro: «Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo:

Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra,

finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?

Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?!"
3) Se Gesù fosse soltanto un profeta (come Maometto) perchè bisogna venerare la sua discendenza? Non si cade nello stesso atteggiamento che hanno i Musulmani nei confronti dei discendenti del loro profeta e in base al quale hanno operato le loro disastrose divisioni interne in sunniti e sciiti? Se poi invece il Graal è un oggetto (così come ritenuto nel ciclo epico dei cavalieri) perchè il ritrovare un oggetto usato da un uomo è tanto importante? Almeno in Indiana Jones e l'ultima crociata, il Graal aveva funzioni miracolose in virtù del suo essere venuto a contatto con una figura ultraterrena... E se invece il suo valore risiede solo nel suo essere una reliquia, come evitare che sorgano dei falsi, peraltro atteggiamento già ripresentatosi più volte nella storia?
4) se vogliamo anche prendere per buona la considerazione di Dan Brown, beh, allora non possiamo non evitare l'incongruenza nella trama: alla fine del libro si lascia intendere che la tomba di Maria Maddalena si trova nella piramide piccola che accoglie quella grande di vetro del Louvre; bella incongruenza visto che la forma della piramide piccola richiama il maschile e non certo il femminile!
5) Per la rappresentazione dell'Ultima Cena di Leonardo è bene precisare che l'affresco fu eseguito tra il 1495 e il 1498 e che Leonardo lo dipinge nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, a Milano: a) se avesse dipinto il quadro a casa sua, allora ci potrebbe pure essere il tentativo di cercare un messaggio nascosto; il duca Francesco I Sforza donò, nel 1463, il fondo ai pp. Domenicani per fabbricarvi la chiesa ed il convento, unendovi somme grandiose: ricordate chi erano i domenicani? e secondo voi è possibile che Leonardo lavorasse in assoluta tranquillità senza rischiare una condanna? chi sostiene che la presunta Maddalena sia stata camuffata poi con barba e colori più scuri, inconsapevolmente, ci sta dando ragione.
b) se fosse la Maddalena, mancherebbe un apostolo!
Per quanto riguarda poi la rappresentazione dell'Ultima Cena è bene tener presente le parole di Giovanni: "Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?".
Nei Cenacoli precedenti Cristo e gli Apostoli appaiono figure statiche, allineate dietro la lunga mensa con Giuda al di qua del tavolo e Giovanni che poggia il capo reclinato sul petto di Cristo. Leonardo colloca invece tutti gli apostoli su un unico piano e anziché collocarli in fondo allo spazio, sceglie di metterli in primo piano, a gruppi di tre dietro i quali si apre un vasto e profondo ambiente: l'intera rappresentazione è impostata su rigorose regole di simmetria e di prospettiva con l'illusione che lo spazio reale del refettorio prosegua fin dentro lo spazio della scena. In quest´opera Leonardo rappresenta le emozioni dei protagonisti della storia, Gesù e gli Apostoli. Sappiamo che per il pittore è molto importante illustrare i ”moti dell'animo”: nel suo Trattato della Pittura scrive che il bravo pittore deve saper rappresentare non solo l'aspetto esteriore dell'uomo ma anche i suoi pensieri, le sue emozioni; la prima cosa non è difficile da fare, ma la seconda sì, perché pensieri ed emozioni si devono rendere con i gesti e gli atteggiamenti (Lo bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l'homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s'ha a figurare con gesti e movimenti delle membra).
Inoltre è necessario che chi sostiene un'analogia tra il modo leonardesco di dipingere le donne e la figura di Giovanni nell'Ultima Cena è bene che abbia come priorità prima quella di rispondere sulla Gioconda: è un maschio o una donna, o il famoso androgino? Che Leonardo fosse attratto dagli uomini è cosa provata: forse che il suo Giovanni volesse lasciar trasparire questo lato, visto che tutte le fonti evangeliche (sia ortodosse che apocrife) parlano dell'evangelista come il discepolo che "gli poggiava il capo sul petto"?
Per constatare quanto detto, vi rimando ad altre rappresentazioni dell'Ultima Cena:
Taddeo Gaddi, Ultima Cena
Andrea del Castagno, Ultima Cena
Nicola dell'Arca, Il compianto
Ghirlandaio, Ultima Cena
Durer, Ultima Cena
Andrea del Sarto, Ultima Cena
Iacopo Bassano, Ultima Cena
Quello che notiamo è che Leonardo opera delle rivoluzioni: separa S.Giovanni dal Cristo e inserisce Giuda insieme agli altri Apostoli.
Allora notate: se Leonardo avesse nascosto la MAddalena nel quadro, separandola dal Cristo, che dire di Taddeo Gaddi, Andrea del Castagno e degli altri? che anche loro erano membri del cosiddetto Priorato di Sion?
Impossibile, giacchè le date non potrebbero coincidere, secondo la scala dei gran maestri contenuta nei Dossier segreti!
Come ultima cosa, come non ricordare che Carlo Magno perseguì una politica di stretta collaborazione con i pontefici romani, sottomettendo e convertendo al cristianesimo i popoli germanici, come costrinse a fare ai Sassoni. La sua opera mira ad uniformare e pianificare sotto tutti i punti di vista (compreso quello religioso) i territori dell'ex Impero Romano d'Occidente. Infatti dal punto di vista religioso egli, con la Admonitio generalis del 789 volle uniformare le regole religiose in materia di liturgia, di applicazione in tutti i monasteri della regola benedettina, di revisione uniforme della Bibbia, di istruzione del clero. Per attuare queste riforme egli chiamò alla corte di Aquisgrana i migliori intellettuali dell'epoca, come Teodulfo, Paolino d'Aquileia, il longobardo Paolo Diacono, e soprattutto Alcuino di York. Proprio in materia di fede è da notare che perseguì la condanna dell'iconoclastia (rifiuto delle immagini) attuata nell'Impero d'Oriente, e ammisse la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (Filioque). Il risultato più alto di questo lavoro teologico furono i Libri Carolini: ora ci si chiede: se davvero Carlo Magno (e quindi la stirpe dei merovingi) è un discendente di Cristo, bell'insegnamento quello di perseguire con la violenza i precetti di pace, amore e non-violenza professati da Gesù! Come dire: si sputa addosso ad un Papa (Carlo Magno cercò l’appoggio teologico di Roma alle proprie convinzioni, nella persona del Papa Adriano I (793), ma questi confutò in blocco le tesi caroline) di cui però si cerca sempre l'appoggio ma si segue una strada del tutto opposta agli insegnamenti dell'illustre avo! Non credo allora che siano in errore illustri storici quando parlano di quegli eventi (comprese le alleanze papali) come atti di politica e non certo di dispute religiose.

Certo i dubbi della ragione, dalle dispute medioevali alle ipotesi dei dogmi, persistono nel concetto di Dio; ma questo è un altro punto della question
e.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci avevo mai pensato...
mi hai illuminato!
grazie!!!!!

Anonimo ha detto...

Non se ne può più!...
Tutti co sto Codice da Vinci!
MA una volta non faceva scalpore una mutandina intravista, un racconto hard?
Bah!

Anonimo ha detto...

Certo che sei molto ferrato in materia...o almeno così pare.
Complimenti per la chiarezza; chissà quando la finiremo!
Non ne posso piùùùùùùùùùùù

Anonimo ha detto...

non penso che il suo romanzo sia un testo storico con documenti che provino le grandi stupidaggini che Dan Brown ha detto! ne ha approfittato dell'ignoranza della gente x fare colpo e fare soldi, ma ognuno di noi dovrebbe riflettere veramente! e, visto che è uscito anche il film vorrei dire ai milioni di ignoranti che quella non è la verità storica! non dico di non vedere il film come hanno consigliato alcuni, ma di guardarlo con occhi critici e riflettere su oni cosa che ci viene detta pesandone la verità! pensateci...

Anonimo ha detto...

trovo che tutto questo parlare del libro e del film , abbia fatto solo attizzare la curiosità di leggerlo o di vederlo. Per me rimane un bel libro, che quello che c'è scritto sia vero o meno poco m'importa...

Anonimo ha detto...

Secondo me hai ragione...complimenti!
cmq se farai altre osservazioni sappi solo che io ci sarò!
Complimenti

Anonimo ha detto...

Mi sto confondendo un pochino...ma chi ha ragione?
Uffà!
cmq this is a nice blog!

Anonimo ha detto...

Posso mandarti delle domande esplicite?
Mi sa che potresti aiutarmi a capirci qualcosa in più...grazie e complimenti

Anonimo ha detto...

Certo che tra il Graal rappresentato da Spielberg in "indiana Jones e l'ultima crociata" come un calice di legno, e invece il "sangue reale" corre una gran differenza!
Grazie per averlo fatto notare..in bocca al lupo per il tuo libro!

Pepenero ha detto...

Profili assolutamente interessanti... Non mi sento di dare una risposta più precisa dal momento che non ero a conoscenza di molti elementi che tu hai sottolineato e che mi hanno colto, sinceramente, impreparato. Fatta eccezione per il primo punto: credo che sia stato uno squallido tentativo di guadagnare qualche soldo rispetto ad un libro (quello degli studiosi intendo) tendenzialmente noioso e non molto appassionante...

In ogni caso voglio acquistare il libro che, da come leggo sul blog, hai pubblicato ... sarebbe interessante discuterne una volta finito di leggerlo!

Anonimo ha detto...

Anche a me la causa a Dan Brown degli autori de "Il Santo Graal" è parsa una "stupidata", comunque il libro di Baigent-Leigh-Lincoln mi sembra serio e ben argomentato. Mi colpì molto quando lo lessi negli anni 80. Proprio stamani l'ho ricomprato, ho voglia di rileggerlo. La tua osservazione che se Gesù non è figlio di Dio, una sua eventuale discendenza non avrebbe alcun valore... non mi convince molto. Ciao, ci risentiamo. Leo

Anonimo ha detto...

Trovo molto interessante le osservazioni che hai fatto: però ti suggerisco di essere più esaustivo...in bocca al lupo da Sanremo!

Anonimo ha detto...

non è che puoi essere un po' più esaustivo...ti posso lanciare un'idea perchè non parti dalle origini del "sacro graal" e dal sator...o fai delle lezioni on line,ti vedo ferrato. un saluto da bologna...viva prodi, viva la mortadella

- ha detto...

ciao Domenico! come vedi, sono venuto a vedere il tuo post.. :)
rispondo punto per punto:
1) riguardo al plagio, la cosa è effettivamente risaputa, ma non ci avevo proprio pensato a come può essere assurdo che gli scrittori de "Il Santo Graal" reclamino la propria parte (cosa possibile per qualcosa di inventato) e al tempo stesso possano spacciare "il caso Maddalena" per realtà..
2) complimenti per la cultura
3 e 4) complimenti per l'intelligenza acuta.. come per l'1, io non ci avevo pensato!
5)L'Ultima Cena di Leonardo: si sappia che in diversi disegni preparatori Leonardo ha raffigurato Giovanni con sembianze inconfutabilmente maschili; per chi dice "se alla destra di Gesù è la Maddalena, dov'è Giovanni?" faccio l'avvocato del diavolo rispondendo "non c'è, altrimenti il giochetto veniva scoperto..". Dan Brown aggiunge che c'è, ma si vede solo la faccia mimetizzata nella manica del braccio destro di Pietro. Tra l'altro, a questo apostolo nascosto - e non a Pietro - apparterrebbe la mano che impugna il coltello. Due cazzate assurda, guardate qua e ditemi dove sta la faccia e chi impugna il coltello.

luca ge ha detto...

Farti i complimenti è quasi superfluo. Le domande che poni non sono per nulla campate in aria. Personalmente ho letto il libro e visto il film. Mi sono piaciuti entrambi. Il giro di denaro attorno a tutta questa operazione commerciale è piuttosto imponente e la causa per plagio (ridicola) è li a dimostrarlo. Per il resto, è un bel romanzo da cui hanno tratto un bel film. Punto e basta! Se poi i detrattori della Chiesa vogliono prenderlo come spunto per attacarla, liberissimi di farlo. Contenti loro contenti tutti. Mi stupisco (per modo di dire) che uomini (tenerlo sempre a mente) di Chiesa abbiano sentito il bisogno di rispondere a delle provocazioni. Il mondo è bello perchè è vario... altrimenti ci annoieremmo. Ciao alla prox